“Rossana mi disse con quella sua voce così dolce e suadente che quel caldo la rendeva incredibilmente nervosa e insofferente. La sua bocca era pericolosamente vicina alla mia: percepivo il profumo del suo respiro, dolciastro e sensuale. Non sapevo cosa risponderle. Ero troppo timido per riuscire ad approfittare di una tale situazione. Abbozzai solamente un inutile gesto della testa per confermare la sua asserzione circa il tempo…”.



