Alcune foto dei luoghi che hanno rapito il mio cuore
Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone.
John Ernst Steinbeck
Diamonds Thudufushi Resort.
La doverosa premessa da fare è questa: Thudufushi si trova nell’estremità ovest dell’atollo di Ari e questo comporta dei pro e dei contro.
I pro sono la possibilità di avvistare animali di grandi dimensioni, come mante, aquile di mare, delfini, pesci napoleone, squali, murene giganti e cernie di quasi un metro.
I contro sono l’estrema influenza delle correnti provenienti dall’oceano. Questo comporta molto spesso un mare “mosso” e incredibilmente torbido.

Premessa a parte, devo dire che l’isola in sé è molto bella: piccola e tondeggiante, e con una spiaggia molto ampia che però, in più punti, è stata ampliata artificialmente con sabbia non corallina, poco soffice e decisamente fuori luogo. La vegetazione è ricca e curata, con splendide palme, orchidee e numerosi altri fiori. Ed è ricca anche la presenza di fauna: soprattutto iguane, volpi volanti, aironi e granchi.


La struttura è nuova e mantenuta in ottime condizioni. Purtroppo è da segnalare la mancanza di ombrelloni nella parte comune della spiaggia (quella nei pressi del beach bar). Lo staff è gentilissimo ed efficiente, e disponibile a ogni richiesta.
L’animazione presente è abbastanza soft e mai invadente, e ogni sera propone attività d’intrattenimento varie e piacevoli: karaoke, musica dal vivo, quiz, serata di biologia marina, tornei di wii e serate astronomiche.
I beach bungalow sono semplici, con un arredamento di qualità inferiore rispetto al prezzo del resort. Splendido, però, il bagno maldiviano all’aperto.
Una menzione doverosa è per i room boy che puliscono due volte al giorno la stanza con grande cura e attenzione.
Il vero valore aggiunto del resort è un trattamento all-inclusive veramente perfetto: bevande, frullati, cocktail e stuzzichini a volontà in ogni ora del giorno. Frigo bar gratuito nelle stanze. Servizio di lavanderia compreso nel prezzo, anche se quest’ultimo risulta di qualità inferiore alle aspettative. Wi-fi nelle aree comuni, un po’ lento ma molto utile. Buffet vario e di ottima qualità ma a volte, in alcune pietanze, non sufficientemente abbondante. Ottimo il pesce freschissimo cotto alla griglia sia a pranzo, sia a cena. In più si ha la possibilità di noleggiare gratuitamente l’attrezzatura per lo snorkeling.

E ora parliamo del mare, vera e propria “croce e delizia”. Come premesso il fattore determinante è la corrente, quindi quando è “agitato” il mare è veramente torbido: scherzosamente avevamo ribattezzato l’isola Ostia-Fushi (i romani capiranno…). Questo comporta una grande difficoltà di balneazione vista la presenza di coralli a ridosso di molti punti della spiaggia, ed è estremamente frustrante ritrovarsi circondati da acqua ovunque ma costretti solo ad osservarla da “lontano”. Altro discorso quando il tempo è quello giusto: il mare è cristallino, una vera e propria piscina dai colori straordinari. In questi momenti l’isola mostra il proprio lato migliore ed è un vero spettacolo ammirarla estasiati da ogni angolazione.

Il reef è splendido: ricco di coralli, soprattutto nella parte sinistra del pontile delle over-water, colorato in molti punti e abitato da migliaia di pesci. È indescrivibile la gioia che si prova nell’essere attorniati da banchi di pesci fucilieri, pappagallo o balestra dai denti rossi: un vortice di colori e di emozioni meravigliosi. È facile vedere tartarughe, murene giganti, pesci pagliaccio e, se si è fortunati come il sottoscritto, pesci napoleone, cernie enormi che cambiano colore, squali pinna nera e pinna bianca, meduse colorate, pesci scatola, seppie variopinte e tanto, tanto altro ancora.



Sicuramente la vera forza dell’isola è la splendida barriera corallina che la circonda quasi per intero. L’unica nota negativa è la presenza di una sola pass artificiale: quando c’è la bassa marea bisogna fare molta attenzione per uscire o rientrare in altri punti visto i numerosi coralli presenti. Inoltre, in molti momenti, e sempre a causa della corrente, la visibilità diviene nulla: non si vede a più di un palmo di distanza e vi assicuro che non è affatto piacevole ritrovarsi in mezzo al reef e cercare di tornare a riva evitando di tagliarsi con coralli “invisibili”.
In conclusione, consiglierei questo resort? No, perché con lo stesso prezzo o anche a meno si possono trovare strutture migliori e isole con un mare più “maldiviano”. Sicuramente è da vedere nel periodo migliore, quando il monsone secco porta tempo più stabile e soleggiato. Nel resto dell’anno ci sono troppi fattori di rischio (correnti, pioggia e influenza dell’oceano) che ne limitano la fruibilità.


Consigliato a chi ama un servizio eccezionale e il massimo confort…